Napoli, 31 Luglio – Giunge dall’ANSA la notizia di una vasta operazione dei Carabinieri di Castello Di Cisterna, sequestrati beni per circa 6,2 milioni di euro: una società immobiliare non operativa, conti correnti bancari e polizze assicurative ritenute frutto del reimpiego dei profitti illeciti guadagnati da attività criminose, a un presunto prestanome del clan camorristico Cava e alla moglie.
Si tratta di Francesco Mari, di 72 anni e della consorte, Bruna De Luca, di 71 anni. I militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dal pm della DDA di Napoli Liana Esposito, hanno individuato le proprietà in diverse parti d’Italia: a Nola (Napoli), Casamarciano (Napoli), Carife (Avellino), Centola (Salerno), Roma, Ancona, Torino, Milano, Siena e Trieste.
Il sequestro è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Avellino. Gli inquirenti ritengono che Mari avesse la disponibilità (o avesse intestato a familiari) beni mobili, immobili e del denaro riconducibili al clan, che ora sono stati affidati affidati a un amministratore giudiziario.
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“Quando insegno e quando scrivo seguo sempre le parole che ci ha tramandato il filosofo Abelardo e che mi serviranno anche domani: “La persuasione ha bisogno di catturare gli animi con discorsi ornati, ma all’insegnante si addice la chiarezza. Laddove manchi la ricchezza dei contenuti abbondano le parole. Solo chi ha una logica d’azione resta se stesso, fermo come il sole”.