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Campania, trasporti: chi tutela i pendolari?

Napoli, 10 Marzo – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma dell’avvocato Riccardo Vizzino e dello Studio legale a cui è associato, sulle problematiche connesse alla libera circolazione dei cittadini sui treni di Cumana, Circumflegrea e Circumvesuviana.

“Scrivo per sensibilizzare l’opinione pubblica sui gravi disagi connessi alla libera circolazione dei cittadini sui treni di Cumana, Circumflegrea e Circumvesuviana. Sono ben note le frequenti proteste di viaggiatori, soprattutto pendolari, indignati, che invocano un’adeguata gestione dei suddetti mezzi di trasporto su rotaia. È indiscutibile, infatti, che il malcontento della popolazione dei passeggeri ha oramai raggiunto livelli di intollerabilità tali da violare la condizione della persona del viaggiatore, provocando disagio fisico e stress costante. Ad essere lesi sembrano essere i diritti fondamentali della persona di cui all’art. 2 della Costituzione ed in particolare il diritto alla salute, il diritto ad un ambiente salubre, il diritto alla mobilità; tale ultimo diritto, espresso nell’autonomo e libero transito nelle are sopraindicate, è un diritto fondamentale inerente la persona ed espressione completa della stessa. Senza sminuire la violazione palese del principio di uguaglianza sostanziale di cui all’art 3 Cost, 2° comma. Le situazioni di pericolo, disagio, inefficienza, ostacolo alla libera circolazione nelle quali incorrono ogni giorno i viaggiatori sono idonee ad integrare una responsabilità oggettiva ex art. 2051 codice civile.

Le condizioni di riferimento raggiungono il limite della tollerabilità e della umana sopportabilità nelle fasce orarie “di punta” ove si verifica un’affluenza maggiore di lavoratori, studenti e turisti. Notevoli sono le conseguenze che discendono dagli omessi controlli:

Disagio da sovraffollamento: le strutture ferroviarie, difatti, risultano ingolfate dalla presenza di soggetti non controllati nel numero, nelle condizioni personali, nel possesso del titolo di viaggio. Tale condizione comporta un’ovvia pericolosità nei confronti dell’utente costretto a intraprendere il percorso di viaggio. Appare, al riguardo, del tutto inefficace sia il controllo effettuato all’ingresso ed all’uscita delle stazioni, in particolare in ordine all’accertamento del possesso del biglietto atto all’utilizzo del servizio di trasporto, sia il controllo effettuato sul treno in corsa. Non possono trascurarsi gli incresciosi avvenimenti occorsi nell’ultimo periodo a danno dei viaggiatori, vittime di veri e propri atti di vandalismo o di inciviltà, nonché atti di violenza dovuti proprio alla mancanza di un adeguato controllo. Frequenti sono, difatti, gli avvenimenti di distruzione e barbarie da parte di vere e proprie baby gang; basti ricordare episodi di furti, sparatorie e borseggi noti a tutti, che si sono verificati all’interno di stazioni e, da ultimo, il grave episodio verificatosi ai danni di una giovane viaggiatrice, vittima di violenza sessuale di gruppo lungo la tratta di circumvesuviana Napoli – San Giorgio a Cremano.

Mancata o scarsa manutenzione dei vagoni: difatti, i vagoni presentano uno stato fatiscente, contrassegnati da una pessima condizione igienico-sanitaria (bordature nere, sediolini con gomme attaccate, vetri con scritte e sporche di materiale depositato da tempo, pareti dal colore grigiastro per mancato lavaggio); appare evidente che i treni non sono regolarmente sottoposti agli ordinari obblighi di manutenzione, lavaggio e sgrassatura. Da ciò discende il disagio del viaggiatore, costretto a vivere con il costante timore di incorrere in qualsivoglia genere di infezione, dermatite e/o malattia maggiormente rilevante. A ciò si aggiunga che la mancata regolare manutenzione dei treni implica, per un viaggiatore, che l’utilizzo del mezzo nel periodo estivo significa vedersi piovere in testa a causa del malfunzionamento dei condizionatori, mentre nel periodo invernale lo stesso effetto si produce a causa dell’usura delle guarnizioni, che permettono il passaggio di acqua piovana.

Ulteriore e grave motivo di disagio per i pendolari deriva dal frequente ritardo dei treni, che spesso si tramuta nella soppressione di numerose corse senza un giustificato motivo o preavviso. A causa dei continui ritardi si verifica troppo spesso il sovraffollamento sulle banchine di persone costrette a viaggiare in condizioni di stanchezza e stress per le lunghe attese, per l’incertezza nei prossimi arrivi, per ritardi agli appuntamenti; poi, una volta in viaggio, aria irrespirabile nel vagone, finestrini bloccati, sovraffollamento numerico in ogni vagone, percorrenza in piedi per il tratto di cui si abbisogna, rappresentano solo una parte di quello che un pendolare è costretto a vivere ogni giorno. A ciò si aggiunga l’estrema rumorosità del percorso ferroviario con i connessi effetti inquinanti.

I disagi elencati sono particolarmente dannosi per il pendolare, che è un utente dei servizi ferroviari che subisce più del viaggiatore occasionale.

Per quanto precede, lo Studio legale cui sono associato ha presentato formale diffida all’Ente Autonomo Volturno, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministero degli Interni, a Trenitalia, al Ministero della salute affinché, ciascuno per la parte di competenza, si attivino per la rimozione delle cause dei gravi disagi segnalati”.

 

 

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