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Alimentazione, effetto SOCIAL NETWORK. Adolescenti temono formaggi:”Danneggiano dieta”

Anche Mozzarella di bufala campana vittima di disinformazione 

Napoli, 2 Settembre – Il consumo dei formaggi allarma i giovani, soprattutto i ragazzi e le ragazze fra i 14 e i 20 anni che, per informarsi, usano quasi esclusivamente internet e i social network. Secondo uno studio dell’agenzia di comunicazione Klaus Davi, svolto nell’ambito del progetto “Io sto con il Made in Italy” promosso in sinergia con Filippo Gallinella (Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati) su un campione di 873 ragazzi, il 57% degli adolescenti teme il consumo di formaggi perché li ritiene ‘ipercalorici’. La percentuale sale se si tengono in considerazione le ragazze, raggiungendo il 62 %.

I formaggi italiani vengono ritenuti ‘buoni ma pericolosi per la linea’ per il 52 % degli intervistati. Indicativo che un buon 54% del campione sovrastimi le calorie contenute nei formaggi. Per testare il reale grado di informazione al campione è stato chiesto quante calorie contengano 100 grammi di Fontina e solo il 12% ha risposto correttamente (399 cal.), con alcuni che hanno attribuito nostro prodotto tipico finanche la cifra monstre di 800 calorie; un 10% degli intervistati addirittura pensa che la Fontina contenga 900 calorie. Idem per la Mozzarella di bufala: solo il 14% ha saputo dare la risposta giusta (circa 300 cal.), il 34% stima 500 calorie per soli 100 grammi e un corposo 23% addirittura 900 calorie. Sotto ‘accusa’, si fa per dire, anche l’ottimo Pecorino. La cattiva informazione ne amplifica enormemente la portata calorica: poco più del 10% ha risposto correttamente, cioè che 100 grammi di pecorino contengono non più di 397 calorie, il 35% quasi il doppio (circa 797 calorie), addirittura il 22% del campione femminile azzarda per il pecorino 1200 calorie! Non va meglio per il Gorgonzola che secondo un buon 17% del campione conterrebbe il doppio delle calorie concentrate in 100 grammi, ovvero 800 calorie.

Venendo al Parmigiano Reggiano, la convinzione di una parte non marginale del campione è che 100 grammi contengono 700 calorie, quasi il doppio della cifra corretta, vale a dire 430. Non se la passa meglio il Grana Padano visto che un intervistato su 4 stima oltre 700 calorie, mentre la cifra esatta è 392. Per quanto riguarda il Taleggio, che contiene 315 calorie in 100 gr., il 56% stima che concentri oltre 500 calorie in 100 grammi. Sarà forse il nome ‘impegnativo’ ma il Provolone tocca il record della calorie nell’immaginario giovanile: per il 23% degli intervistati 100 grammi sfiorano 1000 calorie, mentre in realtà sono solo 351.

Tanta disinformazione la spiega Klaus Davi, che di comunicazione se ne intende: «Il 77% dei ragazzi si informa solo sui social. È vero che un 55% guarda anche la televisione, ma solo il 22% segue rubriche di informazione alimentari o food in tv. I periodici vengono seguiti dalle ragazze con un buon 34%. Mentre i ragazzi leggono i giornali quasi esclusivamente per le notizie sportive. Il passaparola per le ragazze è una ‘fonte d’informazione’ nel 45% dei casi e solo una su tre verifica la notizia comunicata da una o più amiche direttamente o sui social. Internet è terreno fertile della disinformazione e i Consorzi  hanno metodi di comunicazione molto tradizionali che evidentemente non intaccano la disinformazione».

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