Attualita'

1938

Napoli, 6 Aprile – È sempre gradevole – sempreché vi sia il sole – passare qualche oretta ad ammirare, da un grattacielo, il panorama vesuviano, persino allorquando si tratti di attendere il proprio turno nella cancelleria di un ufficio giudiziario: questo, almeno, rende l’attesa meno snervante, contribuendo a ridurre drasticamente quello stress di cui diversi Colleghi asseriscono di soffrire (io un po’ meno, a onor del vero). Quell’incantevole visione permette, altresì, di dimenticare – sia pur per pochi istanti – il palese stato di degrado in cui la città di Napoli attualmente si trova.
Ma il mio pensiero, in realtà, non era rivolto soltanto al paesaggio: in questi giorni, infatti, sto cercando di seguire con interesse e preoccupazione gli episodi di bestialità che stanno avendo luogo nel quartiere Romano di Torre Maura, zona scelta dalle Istituzioni per consentire a degli esseri umani disagiati ed emarginati di vivere in condizioni più dignitose; ma, ohimè, non è stato possibile portare a termine l’iniziativa lodevolmente intrapresa: un gruppo di neofascisti, facenti capo a CasaPound, ha iniziato ad assalire barbaramente non solo gli sventurati, ma anche coloro che s’eran dati da fare per prestar loro gli aiuti necessari, arrivando persino a calpestare i panini all’uopo preparati (facendo contenti, pur contro la propria volontà, cospicui gruppi di piccioni ed animali randagi).
Questi facinorosi sostenevano che occorreva pensare in primo luogo “agli Italiani sfrattati”; ma, cari Lettori, a molti sfugge che quanto manca loro non sono le risorse (chissà…..forse hanno anche il televisore al plasma, acquistato grazie al reddito di cittadinanza!), bensì il quoziente intellettivo: dai comportamenti che essi tengono nel quotidiano si evince chiaramente che non han mai aperto un benedetto manuale di storia!
In quel lontano 1938, anno in cui il regime di Benito Mussolini aveva raggiunto – mercé l’alleanza con Hitler – l’apice della popolarità, entrò in vigore una serie di disposizioni aventi il fine unico di porre la “razza semita” (o meglio, i “non ariani”) ai margini della società, negandogli ogni diritto o libertà: molti bambini – tra cui la senatrice Liliana Segre -, nonostante l’ottimo rendimento, vennero espulsi da scuola perché “zingari”, “ebrei”, et cetera, diversi padri di famiglia, lavoratori modello, si ritrovarono improvvisamente a spasso………
Per raccontare tutto ciò occorrerebbe scrivere un cosiddetto “mattone”; ma in questa sede non intendo divagare: desidero solo far presente, cari Lettori, che il nostro Paese sta attraversando un periodo di regresso, specie a livello mentale: quanto occorso a Torre Maura è il segno evidente che diversi Italiani sono cascati – in pieno, va detto – in una trappola tesa loro da chi, convinto di esser capace di cambiar le cose, aveva solo sete di potere, di supremazia; ma, per fortuna, esiste un’arma non violenta per contrastare questi beceri: il suo nome è Costituzione o, meglio ancora, democrazia. Decidiamoci a brandirla quanto prima, altrimenti rischiamo davvero un tristissimo ritorno al passato.
Adriano Spagnuolo Vigorita 
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